WH Laboratorio di Creatività

arredamento e dintorni

-Antichità; attraverso i rilievi murali, le incisioni, le decorazioni su vasellame e i dipinti si puo’ affermare che già gli antichi popoli della Mesopotamia ,quali Sumeri, Etruschi, Assiri e Babilonesi si occupavano della realizzazione di mobili. In origine gli oggetti più prodotti erano sgabelli a gambe incrociate e tavoli con elementi zoomorfi (le gambe del tavolo raffiguravano spesso le zampe degli animali.) e la loro produzione era di semplice esecuzione, poi con il passare del tempo divenne sempre più elaborata e fecero la loro comparsa i primi decori. Dall’antico Egitto ci giungono le prime vere testimonianze di mobilio, grazie alla loro usanza di accompagnare al sarcofago del defunto gli oggetti che gli erano più cari. Proprio gli egiziani introdussero nuove tecniche di costruzione, lavorazioni accurate, assemblaggio con incastri, decorazioni ricche e fantasiose e l’impiego di legni pregiati. -Nell’Antica Grecia si preferì privilegiare la funzionalità del mobile piuttosto che la sua valenza decorativa. Così nacque il “KLINE” , il più antico antenato dell’attuale letto costituito da un telaio in legno e un piano a strisce di cuoio intrecciate sul quale veniva appoggiato il materasso. Il kline era provvisto anche di una panchetta che fungeva da tavolo durante i pasti e scompariva al di sotto di esso nei momenti di riposo. -La risposta romana al Kline greco non si fece attendere, il “LECTUS” per i romani era l’unico vero mobile buono per tutti gli usi. Diversamente dai Greci decisero di differenziare il lectus cubicularis, cioè il giaciglio per dormire dal lectus tricliniaris, quello per pranzare e introdussero un terzo tipo di lectus utilizzato nei momenti di studio, il lectus lucubratorius. Per riporre gli oggetti oltre alle casse, si deve ai romani la realizzazione degli armadi a muro e della credenza aperta ed è durante l’ epoca imperiale romana e bizantina che i mobili raggiunsero una notevole raffinatezza , rivestendosi di drappi e arricchendosi con intarsi d’oro, argento e madreperla.

-La produzione relativa al periodo medievale è poco nota a causa della mancanza di reperti e raffigurazioni. L’epoca barbarica è caratterizzata dal nomadismo, mercanti e signori feudali preferivano portare con sé i propri averi, di conseguenza i mobili dovevano avere una struttura facilmente trasportabile infatti i tavoli del periodo sono dei semplici assi poggiati su un cavalletto e le cassapanche si trasformano all’occorrenza in bauli da viaggio. -Il mobile, nel senso moderno, nasce nel Quattrocento e Cinquecento con lo stile "Rinascimentale", che si forma inizialmente a Firenze. In questo periodo il mobilio polifunzionale e smontabile del Medioevo viene sostituito da vari tipi di mobili con caratteristiche e forme precise e diverse a seconda dell’uso al quale sono destinati. In questo periodo il legno più impiegato è il noce e le tecniche decorative più usate erano l'intaglio, l'intarsio, la radicatura e la doratura. L'opera era completata dalla lucidatura con cera d'api. I mobili più diffusi erano il cassone tradizionale e bombato sovente impiegati per riporre gli abiti. -Nel Seicento si impone in Francia il Barocco con lo stile Luigi XIII caratterizzato dall'esuberanza dell'ornato e dalla ricerca del particolare decorativo inconsueto e fantastico che stimola l'impiego di materiali pregiati. Di dimensioni imponenti, il mobilio barocco abbandona progressivamente la linea retta per quella curva e spezzata e, rispetto al secolo precedente, si riducono gli spessori del legno a favore di una maggiore precisione nell'assemblaggio dei vari elementi. -Dalla meta’ del Settecento compare il gusto Rococo’ caratterizzato dal trionfo della fantasia e dell’assoluta liberta’ espressiva. Dissimetria, deformazione e movimento sono chiaramente visibili nalla produzione di questo periodo che risulta essere decisamente ampia e dalle funzioni sempre più specifiche, nascono così la toilette ed il tavolo da gioco. L’impiego del colore e la nascita della laccatura sono altri due aspetti da non sottovalutare, il mobile laccato trova grande fortuna in Italia soprattutto nella zona di Venezia. Alla fine del Settecento si afferma in tutta Europa lo stile Neoclassico: prevalenza della linea retta, minori elementi decorativi, pannelli laccati normalmente neri e dorati, impiallacciature lisce e ricorso al bianco ne costituiscono i caratteri distintivi. C’è dunque un ritorno all’antichità classica come fonte di ispirazione nella ricerca di armonia e proporzioni.Il mobile più interessante di fine secolo è il secrétaire, dotato di vari cassetti, antine, ripostigli segreti e un calatoio che viene utilizzato per scrivere. -Nel 1800, con l’avvento napoleonico si afferma lo stile Impero. Per la corte la funzione del mobile diventa altamente rappresentativa, più era ampia,decorata e monumentale la produzione, più si sottolineava la magnificenza della classe sociale, mentre la borghesia porta il mobile nella direzione di una maggiore praticità e semplicità. La scelta dei materiali diventa eterogenea, compaiono per la produzione dei mobili il papier-maché (cartone pressato)e la ghisa e diventa fondamentale il ruolo del tessuto per le imbottiture di poltrone e divani e per i tendaggi,spesso eccessivi e molto pesanti. Negli ultimi anni del secolo, attraverso l’ Art Nouveau e il Liberty si assiste a un rinnovamento delle decorazioni che assumono connotazioni stilizzate e a volte astratte ispirandosi alle forme del mondo vegetale e floreale. Le linee sottili, i movimenti ondulatori ed una spiccata eleganza diventano simboli della produzione del periodo.

-Nel Novecento, con l’affermarsi delle avanguardie stilistiche, il mobile diventa sempre più essenziale rigido e stilizzato. Torna l’impiego di materiali utilizzati nei secoli precedenti come la lacca e il cuoio inciso e colorato, ma non manca l’introduzione di nuove impiallacciature. Durante l’epoca di guerra il modello da seguire è razionale, geometrico, monumentale e totalmente privo di decorazioni. L’acciaio diventa uno dei materiali privilegiati dagli artisti contemporanei e la produzione del periodo sopravviverà con le sue caratteristiche fino ai giorni nostri.